Now Reading: Istat: cresce la fiducia delle imprese e dei consumatori. L’Italia guarda al futuro con speranza

Loading
svg
Open

Istat: cresce la fiducia delle imprese e dei consumatori. L’Italia guarda al futuro con speranza

30 Marzo 20154 min read

È iniziata una nuova primavera anche per l’Italia? Difficile stabilirlo.
I dati sulla disoccupazione e sul Prodotto Interno Lordo raccontano ancora di un paese in fase di recessione, con alcuni deboli segnali di miglioramento.
L’attuale Governo è intervenuto effettuando delle importanti riforme, soprattutto all’interno del mercato del lavoro. Allo stato attuale non siamo in grado di valutarle dal punto di vista dei risultati, l’unico giudizio che può essere espresso è di carattere politico o comunque di tipo congetturale.
Valutazioni più dettagliate potranno essere effettuate solo tra qualche mese, quando si dispiegheranno gli effetti della Legge di Stabilità, del Jobs Act e dell’Investment compact.
Alla perenne instabilità italiana, va aggiunto un quadro macroeconomico internazionale che sembra favorevole: il crollo del prezzo del petrolio, la svalutazione dell’Euro e il Quantitative easing sono tutti fattori positivi per l’Eurozona e che permetteranno all’Italia di tornare ad investire nel breve periodo.

stretta di manoPermane, ad ogni modo, una situazione delicata. Il livello di immobilismo del mercato del lavoro italiano preoccupa investitori, lavoratori autonomi e dipendenti.
Nonostante, però, i problemi ormai cronici del nostro paese, c’è un sentimento di fiducia crescente tra imprese e consumatori.
Il concetto inglese di “trust” è alla base di qualsiasi sistema economico. Senza la fiducia, una società intraprende necessariamente la strada della depressione, nel senso economico e non solo del termine.
Dopo anni di sfiducia e pessimismo, però, l’Italia sembra essere tornata a credere nel suo futuro.

fiduciaÈ quanto rivela nella giornata odierna l’Istat. L’istituto di statistica ha fornito i dati sulla di fiducia di consumatori ed imprese, relativi al mese di marzo.
Il grafico sopra ci permette di valutare il suo andamento dal 2009 in poi e di comprendere come dopo un periodo di estremo pessimismo, fatto registrare nel 2013, il livello di fiducia sia allo stato attuale ai suoi massimi dopo la crisi economico-finanziaria, segno che qualcosa sta cambiando, anche nella percezione dei cittadini.
Ma veniamo del dettaglio alle elaborazioni dell’Istat.

L’indice composito del clima di fiducia dei consumatori, espresso in base 2010=100, aumenta a 110,9 da 107,7 di febbraio 2015. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), in base 2010=100, mostra un deciso miglioramento, salendo a 103,0 da 97,5 di febbraio”.
Come riportato, dunque, dai dati soprastanti sia i consumatori che le imprese italiane mostrano una fiducia crescente verso il sistema economico italiano.
Per quanto riguarda i consumatori, è una fiducia che si manifesta sia nella componente personale che più specificatamente in quella economica.
Quest’ultima passa da 138,1 a 144,8, mentre la componente personale va da 98,0 a 99,7.
Sono migliorati i giudizi dei consumatori sulla situazione economica del Paese rispetto al mese precedente ( -57 da -71).
Tale variazione  positiva è dovuta ad un aumento dal 10,7% al 14,3% della quota di coloro che la ritengono “migliorata” e dalla diminuzione  dal 29,9% al 26,7% della percentuale di coloro che giudicano la situazione del Paese “molto peggiorata”.
Ci sono anche dei miglioramenti nella percezione del mondo del lavoro e dei prezzi al consumo.

Una situazione simile riguarda le imprese. In questo caso “il miglioramento del clima di fiducia coinvolge tutti i principali settori: manifattura (a 103,7 da 100,5), costruzioni (a 116,0 da 108,5), servizi di mercato (a 108,1 da 100,4) e commercio al dettaglio (a 103,0 da 101,0)”.
I miglioramenti più cospicui interessano il settore delle costruzioni, dove è cresciuta in particolare la fiducia nel comparto della costruzione degli edifici.
Migliorano, infine, tutti i comparti delle imprese manifatturiere, con risultati importanti soprattutto per i beni intermedi e strumentali.

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg