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Istat: commercio con l’estero in aumento rispetto al 2013

20 Gennaio 20152 min read

L’Istat ha fornito i dati sul commercio estero relativi al mese di Novembre 2014.
Si tratta di un’analisi comparata che ci permette di verificare le variazioni congiunturali (Ottobre 2014-Novembre 2014) e quelle tendenziali (Novembre 2013-Novembre 2014) in materia di import ed export.

28102014Se prendiamo in considerazione i valori congiunturali, l’Italia ha visto un calo delle esportazioni rispetto al mese precedente del -1,1%, mentre le importazioni sono diminuite solamente del -0,1%.
I paesi maggiormente interessati sono quelli extraeuropei (-1,7%), mentre la vendita di prodotti verso gli stati del vecchio continente fa registrare un calo del -0,6%.
I beni energetici rappresentano il prodotto che subisce le maggiori variazioni negative (-21,5%), a testimonianza della crisi che sta attraversando il settore delle materie prime. Presentano, invece, una flessione contenuta i prodotti intermedi (-1,1%) ed i beni di consumo non durevoli (-0,5%).
Per quanto riguarda, invece, la diminuzione (seppur contenuta) delle importazioni interessa in via prevalente, anche in questo caso, i prodotti energetici (-1,6%) e quelle intermedi (-0,8%).

Veniamo, invece, ai dati tendenziali, ovvero quelli che prendono in considerazioni i livelli di esportazione ed importazione su base annuale. Il confronto, in questo caso, è tra Novembre 2013 e Novembre 2014.
Il dato positivo viene dalle export, dove l’Italia fa registrare un incremento dell’1,7%, raggiunto principalmente grazie all’aumento delle vendite di prodotti verso l’area extra Ue.
Da questo punto di vista incide fortemente il crollo dei tassi di cambio dell’euro nel rapporto col dollaro e la crescita economica degli Stati Uniti. Non è un caso che l’export verso gli Usa sia cresciuto del 14,9% rispetto ad un anno fa.
I paesi, però, che hanno visto il maggiore incremento nell’acquisto di beni italiani sono il Belgio (+22,6%) e la Polonia (+22,0%). Il primo ha comprato soprattutto prodotti di stampo farmaceutico, mentre la Polonia mezzi di trasporto.
Le importazioni, infine, fanno registrare un dato stazionario (+0,0%). Gli unici beni che presentano un calo sono quelli energetici, al netto di essi, infatti, l’import fa registrare un incremento tendenziale del +4,5%.

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