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Invitalia: finanziamenti per disoccupati che vogliono avviare un’attività d’impresa!

10 Marzo 20153 min read

Tasso di disoccupazione al 12,7%, con quello giovanile che viaggia stabilmente oltre il 40%; povertà sempre più diffusa e Pil che fatica ad avviare un percorso di crescita.
Sono questi i dati della recessione italiana e che collocano il nostro paese in una situazione molto delicata.
C’è bisogno, però, di ripartire e per farlo si deve agire dal basso.

Troppo spesso la creatività e lo spirito di iniziativa dei cittadini vengono repressi da un quadro normativo e fiscale poco favorevole. Accade, ad esempio, che famiglie, disoccupati e piccole imprese fatichino ad accedere a finanziamenti delle banche e ad intraprendere in questo modo un’attività imprenditoriale.
Le idee il più delle volte non mancano, latitano invece le risorse e le opportunità regolative.
L’Italia ha bisogno di un sistema creditizio più snello e agevole nella concessione di prestiti a chi propone progetti innovativi.

invitaliaIn questo senso va il decreto legge n.185/2000 che regola il cosiddetto autoimpiego, ovvero la possibilità per disoccupati o soggetti in cerca della prima occupazione di avviare un’impresa nonostante non dispongano delle risorse adeguate.
La suddetta legge viene gestita da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA, che propone una serie di finanziamenti per l’avvio di attività imprenditoriali di tre tipi:

  • Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale) con finanziamenti fino ad un massimo di 25.823 euro. Il progetto deve essere portato avanti per almeno cinque anni e può riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, commercio, ecc.) esclusi gli ambiti della pesca e dell’agricoltura. Per ottenere il finanziamento bisogna essere maggiorenni e disoccupati alla data di presentazione della domanda; la sede legale dell’attività, infine, deve trovarsi nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia.
  • Microimpresa con finanziamenti fino a 129.114 euro. Si tratta in questo caso di piccole aziende e l’unica forma societaria ammessa è quella della società di persone. Sono esclusi, quindi, altri modelli di impresa come le cooperative, le ditte individuali, le società di capitali, le società di fatto e le società aventi un unico socio.
    Le uniche attività finanziabili riguardano la produzione di beni e la fornitura di servizi, il commercio, dunque, è escluso. Anche qui la sede operativa delle attività deve trovarsi in una delle regioni elencate in precedenza.
    L’obiettivo, infatti, è rilanciare le piccole imprese in quei territori dove il tasso di disoccupazione e la povertà sono maggiori.
  • Franchising: riguarda le persone fisiche o società di persone o di capitali di nuova costituzione che vogliono aprire un’attività in franchising. Sarà possibile stipulare un contratto di questo tipo solamente con Franchisor convenzionati con Invitalia.
    Le regioni coinvolte sono ancora una volta Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia.

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