Sono cinque gli indagati della Procura di Bologna in merito alla vicenda Colata di Indice. Tra di essi c’è anche il presidente di Legacoop Bologna, Simone Gamberini, il sindaco di Castenaso (Bologna), Stefano Sermenghi ed il sindaco di San Lazzaro di Savena dal 1995 al 2004, Aldo Bacchiocchi.
L’accusa è di aver minacciato l’attuale sindaco di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, la cui giunta comunale ha bloccato la costruzione di un complesso residenziale da 582 alloggi nei pressi di Idice.
La realizzazione di questo enorme complesso residenziale averebbe rappresentato, secondo il sindaco Conti, un fattore di inquinamento, l’ennesima colata di cemento in un luogo che potrebbe essere destinato ad altri fini.
I lavori di costruzione sarebbero spettati tra gli altri ad una cooperativa appartenente a Legacoop, ovvero Coop Costruzioni, per un giro d’affari totale di 300 milioni.
Questo spiegherebbe, secondo l’inchiesta, le indebite pressioni effettuate dal presidente della centrale di rappresentanza emiliana nei confronti del sindaco di San Lazzaro.
Il vertice di LegaCoop, Simone Gamberini, ha commentato la vicenda attraverso un comunicato: «Ho sempre operato in piena trasparenza, senza nessun intento intimidatorio, nell’ambito delle funzioni legate al ruolo che ricopro. Ho agito nel pieno rispetto delle istituzioni e della legalità, la mia storia personale ne è la testimonianza più piena».
Vedremo come proseguiranno le indagini e quale sarà la verità giudiziaria. Certamente si tratta di una brutta vicenda che coinvolge ancora una volta il mondo della politica e quello delle cooperative, in un periodo storico delicato per il mondo della cooperazione a seguito di scandali quali Mafia Capitale e Cpl Concordia.
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