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Il Decreto Agricoltura diventa legge: le misure sul settore lattiero caseario

4 Agosto 20153 min read

Il Decreto Agricoltura è stato convertito in legge con l’approvazione definitiva avvenuta ieri in Senaro.
L’intento del provvedimento è rilanciare due settori in crisi come quello lattiero caseario ed olivicolo ed aiutare le aziende agricole in difficoltà in seguito ai danni provocati da eventi di carattere eccezionali (alluvioni e virus Xylella).

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Vediamo nel dettaglio quali sono le misure che interessano il settore del latte.
La fine delle quote latte ha portato gravi scompensi agli oltre 35mila allevatori italiani, costretti ad operare in un mercato orientato sempre più verso la competitività dei prezzi piuttosto che verso la qualità dei prodotti.
I costi di produzione sono diventati così insostenibili ed in alcuni casi sono aggravati dal pagamento delle multe per l’ultima campagna di quote latte.
Il Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali è intervenuto allora cercando di sostenere il reddito degli allevatori e di razionalizzare l’intero settore.
Sono cinque i punti chiave del Decreto Agricoltura che interessano il settore lattiero caseario:

  • Rateizzazione senza interessi delle multe per l’ultima campagna di quote latte:
    Il Ministero fornisce ai produttori l’opportunità di rateizzare per i prossimi tre anni senza interessi le multe derivata dagli eccessi di produzione dell’ultima campagna di quota latte.
    Gli allevatori interessati potranno presentare domanda all’Agea entro il 31 agosto 2015 ed effettuare il pagamento attraverso fideiussione bancaria o assicurativa.
  • Compensazione quote ultima campagna:
    Viene ampliata fino al 6% la possibilità di compensare i produttori che hanno superato le quote. La precedente normativa vedeva scattare la sanzione sull’intera percentuale di splafonamento oltre il 6%.
  • Contratti di vendita:
    Viene disciplinato l’obbligo di redigere contratti scritti della durata minima di un anno. All’interno di essi devono essere esplicati i prezzi di vendita alla consegna che possono essere fissi o variare in base alla quantità di latte fornito, alla qualità del latte crudo o a particolari indicatori di mercato.
  • Creazione interprofessione del latte:
    Viene creata l’organizzazione interprofessionale del latte sul modello francese. Potrà prendere decisioni valide per tutti i produttori e riguardanti le regole di produzione, la commercializzazione, la promozione, i contratti tipo, la tutela ambientale e la ricerca.
    L’obiettivo di questa misura è rafforzare la filiera e favorire l’aggregazione, permettendo agli allevatori di essere maggiormente competitivi sul mercato internazionale.
  • Lotta contro le pratiche sleali di concorrenza:
    Il Ministero intende combattere la concorrenza sleale e per questo motivo intensifica il proprio rapporto di collaborazione con l’Antitrust. Ci sarà un monitoraggio costante da parte di Ismea sui costi medi di produzione che verranno comunicati mensilmente all’Antitrust.
    In questo modo ci sarà un benchmark di riferimento e per ogni violazione dei contratti tipo potranno essere erogate sanzioni fino al 10% del valore del contratto stesso.

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