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I dati delle cooperative nei primi quattro mesi del 2016

22 Giugno 20162 min read

L’Ufficio Studi AGCI, l’Area Studi Confcooperative ed il Centro Studi Legacoop hanno presentato l’ottavo rapporto congiunturale quadrimestrale sulle cooperative italiane. 

L’indagine prende come campione di riferimento 590 coop aderenti alle tre centrali (Agci, Confcooperative e Legacoop) che formeranno l’Alleanza delle Cooperative. Le interviste, realizzate dalla società SWG, indagano sui principali risultati economici delle imprese sociali nei primi mesi del 2016 e sulle cooperative-emilia-romagnaaspettative future.
In tal senso, nel primo quadrimestre dell’anno in corso, il mondo della cooperazione ha presentato un andamento abbastanza stabile, con delle buone prospettive di crescita per il futuro.

Il dato più incoraggiante riguarda gli investimenti. Il 30,8% delle coop intervistate, infatti, conta di aumentare in maniera significativa i propri investimenti contro un 12,2% che invece ne ridurrà la portata.
Per il resto, la maggior parte delle coop prevede per i prossimi mesi un andamento economico piuttosto stazionario. Il 29,7% attende una crescita del fatturato nei prossimi mesi, mentre il 57,8% degli operatori non prevede variazioni significative dei ricavi nel breve periodo.

Il futuro, dunque, non dovrebbe vedere particolari scossoni nell’economia cooperativa. Ma qual è stato, invece, l’andamento delle coop nei primi quattro mesi del 2016?
Il rapporto congiunturale dell’Alleanza prende in considerazione diverse variabili, come il fatturato, l’occupazione, la domanda, il livello di competitività ed i prezzi.
Ciascuna di queste variabili presenta un andamento stabile rispetto al precedente quadrimestre. Il 50,7% delle imprese sociali, ad esempio, dichiara di avere mantenuto inalterato il proprio fatturato.
Anche il numero degli occupati è rimasto grossomodo il medesimo come dichiarato dal 68,1% degli intervistati, con solo il 13,7% che dice di avere ridotto la propria base occupazionale.
I settori che hanno incrementato maggiormente il numero di occupati sono la cooperazione sociale e l’attività manifatturiera. A livello territoriale, invece, il Mezzogiorno presenta ancora un andamento negativo.
Il 53,9% delle cooperative che hanno trovato degli ostacoli in questo periodo di tempo ritiene, infine, che la problematica più rilevante sia la scarsità di domanda interna, mentre il 13,2% addebita le difficoltà alle false cooperative e al mancato rispetto del principio di libera concorrenza.

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