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Global Peace Index: la classifica dei paesi più pacifici del mondo

30 Giugno 20152 min read

Il Global Peace Index è un indice elaborato dall’Institute for Economy & Peace che misura il livello di pace presente in 162 paesi.

Prende in considerazione 23 diversi indicatori di tipo quantitativo che qualitativo, raggruppati in tre tematiche principali: il grado di sicurezza e protezione della società di riferimento, il numero di conflitti domestici ed internazionali portati avanti da quel dato paese ed il suo livello di militarizzazione.
global peace index

L’arco di tempo preso in considerazione va dal 2008 al 2015. In base alle elaborazioni dell’istituto emerge come il livello di pace sia rimasto stabile rispetto all’anno scorso, ma sia diminuito nel confronto con il 2008.
In particolare sono peggiorati i dati sul numero dei rifugiati, quelli sul numero di morti in seguito a conflitti interni e sull’impatto del terrorismo.
L’indicatore più preoccupante è proprio quest’ultimo, se è vero che nell’ultimo anno sono morte oltre 20.000 persone in seguito ad attacchi terroristici contro la media di 2.000 l’anno di dieci anni fa.
Sono migliorati, invece, i dati sulle persone scomparse a causa di guerre internazionali, passati dai 1982 del 2008 ai 410 del 2014.

Ma quali sono gli Stati più pacifici e quelli invece maggiormente soggetti a violenza e guerre? Secondo il Global Peace Index l’area geografica più tranquilla è l’Europa con ben 15 paesi nei primi 20 posti della graduatoria.
Ai primi tre troviamo Islanda, Danimarca e Austria. Questa posizione non indica solo l’assenza di conflitti, ma anche la promozione di politiche di ascolto e di concessione verso chi ha delle rimostranze nei confronti del Governo.
Le aree geografiche con il più alto tasso di violenza e guerra sono quelle del Nord Africa e del Medio Oriente. All’ultimo posto c’è la Siria, seguita dall’Iraq e dall’Afghanistan.
La Libia e l’Ucraina sono i paesi che hanno fatto registrare il più grande deterioramento del livello di pace nell’ultimo anno.
Un altro aspetto interessante della ricerca riguarda l’impatto economico della guerra su scala mondiale. In base ai dati dell’Institute for Economic & Peace il costo dei conflitti a livello internazionale corrisponde al 13,4% del prodotto interno lordo mondiale, ovvero la somma della ricchezza di Canada, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna.

 

 

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