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Garanzia Giovani e Servizio Civile: opportunità di crescita per giovani ed imprese

9 Giugno 20156 min read

Garanzia Giovani (Youth Guarantee) e il Servizio Civile rappresentano delle ottime opportunità per avvicinare i giovani al mercato del lavoro. L’Italia ha l’esigenza di dare avvio ad un effettivo turnover generazionale e di ridurre il proprio tasso di disoccupazione giovanile.
Stando alle ultime elaborazioni dell’Istat per il mese di Aprile, la disoccupazione giovanile si attesta al 40,9%. Un dato, quest’ultimo, che rileva un problema di tipo strutturale.
I giovani, una volta finito il proprio ciclo di studi, faticano ad entrare all’interno del circuito occupazionale a causa della scarsa domanda di lavoro e di politiche attive piuttosto deboli.
Il piano Garanzia Giovani agisce per sanare questa situazione. Si tratta, infatti, di un programma di finanziamenti europei, rivolto ai paesi membri che possiedono un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%.
Tali risorse vengono impegnate in politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento al lavoro e sono rivolte a giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono un corso formativo (vengono chiamati in gergo “Neet”, Not in Education, Employment and Training).
Ma come funziona effettivamente Garanzia Giovani e quali tipo di attività possono essere intraprese dai soggetti coinvolti?

garanzia giovaniIl primo passo da effettuare per un giovane che vuole aderire al programma è la compilazione del modulo online con l’indicazione dei propri dati anagrafici. Per poter effettuare l’iscrizione, il soggetto interessato deve essere in regola con i requisiti anagrafici e non deve svolgere alcuna attività lavorativa o formativa nel momento in cui presenta la richiesta.
La registrazione potrà essere completata accedendo alla propria area personale sul portale Cliclavoro, scegliendo la Regione in cui si vuole effettuare l’attività lavorativa o formativa e selezionando al contempo il centro per l’impiego cui si intende fare capo.
Il ruolo dell’ufficio di collocamento è essenziale: deve fungere, infatti, da intermediario tra i giovani e l’azienda ospitante.  A seguito di un breve colloquio effettuato dal Centro per l’Impiego, verrà redatto un profilo professionale del soggetto che verrà poi messo in contatto con l’impresa accreditata. Spetterà a quest’ultima, infine, valutare quale profilo è più funzionale alle proprie esigenze.
Un simile sistema di raccordo tra lavoratore e datore di lavoro, necessita ovviamente di centri per l’impiego efficienti e veloci nello smistare l’enorme quantità di domande pervenute. Fin qui, però, molte regioni hanno riscontrato dei problemi nelle operazioni di matching tra domanda e offerta di lavoro.
Alcuni enti regionali hanno così deciso di abilitare per l’erogazione dei servizi di Garanzia Giovani anche soggetti privati e pubblici, come le università. Per fare un esempio vicino al mondo delle cooperative, anche Confcooperative Calabria è stata accreditata dalla Regione e potrà cosi mediare tra i giovani e le aziende, riducendo così la mole di lavoro dei centri per l’impiego.

Per quanto riguarda le tipologie di attività che possono essere svolte, Garanzia Giovani offre varie soluzioni. C’è innanzitutto la possibilità di svolgere tirocini lavorativi o formativi della durata di un anno presso aziende o enti accreditati. In questo caso è richiesta la massima attinenza tra il profilo professionale scelto e l’attività svolta dal soggetto ospitante.
L’obiettivo di Garanzia Giovani è infatti far crescere dal punto di vista professionale il giovane, implementando competenze già in suo possesso ed avvicinandolo alla realtà lavorativa.
Le opportunità, però, non finiscono qui. Sempre all’interno del Programma Garanzia Giovani si inserisce il bando per il Servizio Civile.
Dopo anni di ridimensionamento delle attività di Servizio Civile, il Governo è tornato a dare importanza e a credere in questa forma di impiego. Così anch’esso è stato inserito all’interno di Garanzia Giovani.
Ovviamente i progetti di Servizio Civile interessano da vicino anche le cooperative che sempre più spesso hanno bisogno di volontari. Per poter partecipare al bando devono richiedere innanzitutto l’accreditamento che spetta a tutte le coop sociali che svolgono attività senza fini di lucro. Devono inoltre essere in vita da almeno tre anni ed in questo periodo devono avere svolto attività in quel settore specifico per il quale stanno richiedendo l’accreditamento. Sono vari gli ambiti di riferimento: in genere le coop di tipo A o B si accreditano per il settore dell’assistenza, della promozione culturale, della sanità, dell’educazione, ecc.
Oltre, dunque, al classico bando nazionale per il servizio civile, imprese sociali e volontari possono prestare attività di servizio civile anche tramite i finanziamenti di Garanzia Giovani.
Un ulteriore ambito di applicazione del programma europeo per la lotta alla disoccupazione è quello dell’auto-impiego. Le regioni forniscono finanziamenti a tasso agevolato ed assistenza tecnica ai giovani che vogliono avviare un’attività imprenditoriale. L’obiettivo è far crescere il tessuto produttivo delle realtà locali e creare quella contaminazione di idee innovative indispensabile per lo sviluppo locale e nazionale.

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