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Eurostat: gli ultimi dati europei sull’occupazione e l’inflazione

17 Marzo 20153 min read

Allo stato attuale i dati sull’occupazione e sull’inflazione sono quelli che preoccupano maggiormente gli stati europei. Paesi come l’Italia, ad esempio, stanno cercando di riformare il proprio quadro normativo e fiscale per favorire un aumento del numero degli occupati, dopo aver raggiunto cifre record negative negli ultimi mesi.
Per quanto riguarda l’inflazione, anche qui siamo di fronte a scenari più unici che rari: lo spettro della deflazione ha spinto la Bce ad attuare una misura eccezionale di politica monetaria che mira ad aumentare la liquidità disponibile sul mercato e dunque ad alzare il livello dei prezzi.

Ecco perchè è importante valutare mensilmente gli andamenti di questi due macroaggregati, per verificare se le misure adottate in sede nazionale ed europea siano state efficaci.
L’Eurostat, ovvero l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, ci ha fornito le elaborazioni relative all’ultimo trimestre del 2014 e al mese di Febbraio.

FormazionePer quanto riguarda il numero degli occupati nell’ultimo trimestre del 2014 è aumentato dello 0,1% nell’area Euro e dello 0,2% nell’Europa a 28 stati. Il tasso di occupazione è invece cresciuto dello 0,2% all’interno dell’Eurozona e del 0,3% in tutta l’Unione Europea.
I dati maggiormente confortanti vengono dal confronto con l’anno precedente: rispetto al quarto trimestre del 2013, l’occupazione è aumentato dello 0,9% nell’area Euro e dell’1% nell’intera Unione Europea.
I paesi che hanno visto una crescita maggiore degli occupati sono stati la Spagna e la Lettonia (+0,7%), mentre Portogallo ed Italia hanno fatto registrare variazioni negative rispettivamente del -1,4% e -0,2%.
Ci sono, dunque, timidi segnali di miglioramento nel mondo del lavoro, ma è ancora distante una netta inversione di tendenza soprattutto nei paesi del Mediterraneo, Spagna esclusa.

Ancora in calo, invece, il livello dei prezzi. Secondo i dati di Eurostat relativi al mese di febbraio, l’inflazione annuale dell’Eurozona è di -0,3%, in aumento, però, rispetto a gennaio dove si attestava a -0,6%.
Nel mese di Febbraio 2014, l’indicatore sul livello dei prezzi si attestava al +0,7%. Risulta evidente, dunque, come da un anno a questa parte il processo deflattivo stia colpendo in maniera pesante ed uniforme l’intera Eurozona.
I dati dell’Europa a 28 stati sono similari: inflazione al -0,2% nel mese di febbraio, in aumento rispetto al -0,5% di gennaio, ma comparativamente più bassa rispetto a febbraio 2014, quando faceva registrare un tasso del +0,8%.
I livelli dei prezzi minori si trovano in Grecia (-1,9%) e Bulgaria (-1,7%), mentre l’Italia presenta un tasso d’inflazione vicino allo zero (+0,1%).

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