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Emilia Romagna: incentivi per gli investimenti in ricerca ed innovazione

18 Marzo 20162 min read

Rendere l’Emilia Romagna una regione attraente verso nuovi investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro. 

È questo l’obiettivo del primo bando per accedere all’Accordo per l’Insediamento e lo Sviluppo delle imprese previsto dalla legge regionale 14 della Regione Emilia Romagna.
Vengono stanziati 25 milioni di euro per il triennio 2016-2018 per le imprese che decidono di insediarsi o espandere la propria attività in Emilia-Romagna, e-commerce credito d'impostaattuando investimenti in ricerca ed innovazione.
Il criterio principale nella scelta dei progetti ai quali saranno destinati gli incentivi è il loro impatto occupazionale. Come specifica in una nota la regione Emilia Romagna, si parte da programmi di sviluppo industriale o di servizi, basati su ricerca ed innovazione, che prevedano almeno 150 addetti aggiuntivi, ma se un investimento è ad alto valore strategico la soglia minima occupazionale scende a 50 addetti aggiuntivi (con una quota di laureati di almeno il 40%), mentre per la creazione di centri di Ricerca & Sviluppo l’investimento dovrà prevedere almeno 20 addetti laureati aggiuntivi.
Gli incentivi possono essere rivolti anche a sostenere la riconversione di imprese destinate al fallimento. In questi caso gli addetti devono essere almeno 100 e il processo di riconversione, oltre a essere validato da un accordo sindacale sul piano occupazionale, deve prevedere il 10% di addetti aggiuntivi e almeno 5 addetti dedicati ad attività di Ricerca e Innovazione.

Il bando è rivolto alle Pmi e alle grandi imprese.
Ecco di seguito l’elenco delle tipologie di investimento ammesse agli incentivi:

  • interventi volti all’innovazione di prodotto e di processo proposti da parte di Pmi;
  • investimenti produttivi nelle aree assistite;
  • investimenti produttivi proposti da parte di Pmi;
  • acquisto di servizi di consulenza per le Pmi;
  • investimenti per l’efficienza energetica, la cogenerazione ad alto rendimento, la produzione di energia da fonti rinnovabili, impianti di teleriscaldamento e teleraffreddamento, nonché per il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti;
  • interventi formativi;
  • assunzione di lavoratori svantaggiati e lavoratori disabili; interventi di ricerca e di sviluppo; investimenti per la realizzazione di strutture di ricerca.

Il termine ultimo per presentare la domanda è il 15 maggio 2016.

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