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Emergenza Xyella, ministro Martina: possibile l’accesso al Fondo di solidarietà per le calamità naturali

9 Aprile 20152 min read

Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, cerca di mantenere il contatto con la realtà. Il caso Xyelella è un’emergenza seria e reale per la regione Puglia ed in quanto tale va affrontata con tutte le premure del caso.
L’invito di Martina, però, è ad evitare la mistificazione della realtà, attenendosi esclusivamente ai fatti.
Il riferimento è alle notizie comparse in questi giorni che parlano addirittura di milioni di ulivi da eradicare a causa della diffusione del virus.
Nulla di più falso, secondo Martina e secondo il governatore della regione Puglia, Nichi Vendola: “Saranno 35mila al massimo e non milioni gli ulivi da estirpare” dichiara il ministro nel corso della sua visita in Puglia, effettuata nella giornata di ieri “Anzi, secondo le stime, non si supererà il tetto dei 15mila”.

martinaNonostante la situazione non sia così grave come alcuni organi di stampa hanno descritto, bisognerà comunque prendere delle decisioni molto delicate, perchè il rischio propagazione del virus rimane elevato, specie per i prossimi giorni quando il caldo comincerà a farsi sentire.
Per non parlare dei danni economici che colpiranno i produttori locali: la decisione della Francia di interrompere le importazioni provenienti dalle regioni interessate dal virus rischia di innescare un effetto a catena tra gli altri paesi membri dell’Unione Europea, provando perdite rilevantissime agli agricoltori della zona.
Il Governo è pronto ad affrontare l’emergenza e, come annunciato dal ministro Martina, subito dopo il varo del Def si studierà una misura per aiutare i produttori.
Non è ancora chiaro se si tratterà di un decreto legge oppure no, l’intenzione del ministro è varare una norma derogatoria che dia la possibilità di accedere al Fondo nazionale di solidarietà per le calamità naturali.
Allo stato attuale, infatti, non è possibile dichiarare lo stato di calamità naturale per emergenze fitosanitarie. La Puglia, però, ha bisogno di risorse per affrontare una situazione delicata, soprattutto considerata la momentanea indifferenza delle istituzioni europee.
Per il 27 aprile, annuncia Martina, è previsto un tavolo tecnico a Bruxelles. In quell’occasione l’Italia chiederà un intervento dell’Europa come è avvenuto in altre situazioni simili. Fino a quella data, però, dovranno essere messe in atto tutte le misure preventive per evitare la propagazione del batterio.

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