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Doccia fredda dall’Istat: aumenta ancora la disoccupazione nel mese di Marzo

30 Aprile 20153 min read

Il mercato del lavoro italiano fatica ad avere quello scossone positivo auspicato e reclamizzato. I dati comunicati dall’Istat sul tasso di disoccupazione nel mese di Marzo sono un duro colpo da digerire per il Governo e per l’Italia intera.
L’aumento dei contratti a tempo indeterminato, riportato nei giorni scorsi dal Ministero del Lavoro, non trova riscontro nelle elaborazioni dell’Istituto di Statistica. Secondo l’Istat, infatti, il tasso di disoccupazione è arrivato nell’ultimo mese al 13,0%, crescendo di 0,2 punti percentuali su base mensile e dello 0,5% su base annua.
Ma analizziamo nel dettaglio questi dati che potranno avere certamente delle ripercussioni sul livello di fiducia degli italiani verso l’economia.

istatNei mesi di dicembre e gennaio, la disoccupazione aveva fatto registrare un leggero calo. Tale variazione negativa aveva fatto ben sperare le istituzioni governative, soprattutto in vista dell’approvazione del Jobs Act e dell’entrata in vigore degli sgravi fiscali sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato inserite all’interno della Legge di Stabilità.
A partire dal 7 Marzo è possibile, infatti, assumere attraverso il nuovo contratto a tutele crescenti. Nelle intenzioni dell’esecutivo questa nuova forma contrattuale dovrebbe portare ad una lenta e progressiva riduzione del tasso di disoccupazione.
I dati dei mesi di febbraio e marzo contraddicono, per adesso, questa convinzione. Negli ultimi sessanta giorni c’è stato, infatti, un ulteriore aumento del tasso di disoccupazione: siamo passati dal 12,6% di gennaio al 13% di marzo.
Numeri abbastanza preoccupanti che raccontano di un mercato del lavoro in piena fase stagnante nonostante le recenti riforme approvate. La Germania, per fare un esempio di un paese dove il sistema-lavoro risulta essere molto dinamico, ha un tasso di disoccupazione del 5% (numeri Eurostat per l’anno 2014).

Passando al confronto fra l’anno 2015 e quello 2014, rispetto ad un anno fa il tasso di disoccupazione è aumentato dello 0,5%, con il numero dei disoccupati che ha visto un’impennata addirittura del +4,4% (+138.000).
Preoccupa, in egual modo, l’aumento della disoccupazione giovanile, ovvero la quota di disoccupati di età compresa tra i 15 ed i 24 anni sul totale di quelli attivi. Rispetto al mese precedente il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato dello 0,3%, attestandosi adesso al 43,1%.
Anche sul fronte occupazione le elaborazioni dell’Istat non sono incoraggianti. Gli occupati, infatti, sono diminuiti dello 0,3% (-59 mila) rispetto al mese di febbraio, tornando addirittura ai livelli di Aprile 2014. Il tasso di occupazione è al 55,5% e fa registrazione una variazione negativa su base mensile di 0,1 punti percentuali.
Rispetto a marzo 2014, infine, l’occupazione è diminuita dello 0,3% (-70 mila) e il tasso di occupazione di 0,1 punti.

Giuseppe Critelli

Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, scrivo perché credo nella forza narrativa e sociale della comunicazione. Osservo e racconto la buona cooperazione. Twitter-addicted, seguo lo sport in ogni sua forma e/o manifestazione.

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