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Crolla il mercato dell’auto e mantenerle costa sempre di più

18 Ottobre 20121 min read

Auto: costi di manutenzione sempre più altiAncora un mese nero per il mercato dell’auto che a settembre in Europa chiude con un crollo dell’11% stabilizzandosi nei primi nove mesi del 2012 a -7,2%: poco meno di 10milioni di vetture in meno immatricolate, coinvolgendo tutte le maggiori case produttrici ivi compresa Volkswagen che, almeno fino ad oggi, aveva tenuto. Del gruppo tedesco il solo marchio Audi continua a difendersi.

Nel vecchio continente le vendite vanno male in tutti i Paesi, Germania inclusa e al terzo mese consecutivo con il segno meno, con la sola eccezione della Gran Bretagna (+8,2%) e la Slovacchia (+46,6%): altri Stati, altre storie.

Stessa sorte, relativamente alle quote di mercato, per i marchi europei più prestigiosi: detto di Volkswagen, Fiat chiude a -16,5%; Renault a -29%, Psa Peugeot-Citroen a -8,6%, General Motors a -16,2%, Ford a -15%. In controtendenza Bmw, la cui quota di mercato a settembre si attesta al 7,4%, e le coreane Kia e Hyundai.

In Italia, ad incidere sulla crisi dell’auto, ci sono anche i maggiori costi per il mantenimento della stessa. È quanto conferma l’Associazione per una mobilità equa e responsabile (Amoer) per la quale, nel 2012 mantenere un veicolo di media cilindrata costa in media 588 euro in più rispetto all’anno precedente: 4.628 euro nei 12 mesi.

A conti fatti, un +15% rispetto al 2011, imputabili, guarda un po’, ai maggiori costi dei carburanti (da soli incidono per circa 420 euro dei 588 indicati), delle assicurazioni (+7%), dei parcheggi e/o pedaggi (+17%) e della manutenzione (+5%).

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Rocco Sicoli

Dopo anni passati tra la scrivania e il laboratorio, come redattore di riviste del settore ICT, ho deciso di tornare alla mia più grande passione: la comunicazione. Dal 2009 mi occupo di comunicazione politica sul campo, diventando campaign manager di una sfida molto ardua, radicare un nuovo soggetto fuori dagli schieramenti classici in una terra difficile come la Calabria. Studio le reti di influenza sociale e la creazione di nuovi immaginari. Credo nell'analizzare il contesto e nel trattare ogni scelta come qualcosa di matematico. Sono un cooperatore e dall'8 marzo 2016 ricopro la carica di Vice-Presidente di Confcooperative Calabria.

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