Loading
svg
Open

Cos’è il collegato agricoltura?

7 Luglio 20165 min read

Dopo due anni di discussione è stato finalmente approvato in via definitiva al Senato il Collegato agricoltura, contenuto nel DDL S 1328-B arrecante Disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione, competitività per l’agroalimentare. 

Si tratta di un provvedimento poco pubblicizzato, ma estremamente importante per il mondo agricolo perché interviene in diversi settori professioni agricolturacome quello della pesca, del riso e del pomodoro, promuove le filiere, favorisce l’innovazione e la semplificazione e definisce per la prima volta un ambito sempre più diffuso come quello della birreria artigianale.
In tutto, il Collegato agricoltura contiene ben 42 articoli. Ma andiamo con ordine e valutiamo i principali cambiamenti apportati dall’iniziativa legislativa.

Semplificazione e razionalizzazione: queste sono certamente le parole chiave del collegato agricoltura. Vengono ridotti, ad esempio, da 180 a 60 giorni i tempi per aprire un’azienda agricola, diminuendo il periodo di tempo del silenzio assenso, ovvero il termine entro il quale l’Amministrazione pubblica deve adottare il provvedimento finale dal ricevimento della richiesta presentata dal Centro di assistenza agricola (CAA).
Sempre a proposito di semplificazione ci sono dei cambiamenti rilevanti anche per le aziende olivicole, soprattutto quelle di piccola e media dimensione. Le imprese con una produzione inferiore ai 350 kg, infatti, non saranno più obbligate a detenere il fascicolo aziendale.
Vengono, inoltre, stabilite delle sanzioni per le aziende operanti nel campo apistico se non si iscrivono nell’apposita Anagrafe.
Il nuovo provvedimento prevede anche un’operazione di taglio e riordino della spesa per gli enti del Mipaaf ed il conseguente reinvestimento delle risorse risparmiate in politiche per la promozione del Made in Italy. Viene, infine, sancito l’obbligo di pubblicazione annuale dei dati economici, finanziari e patrimoniali delle attività svolte da ciascun Ente, società e agenzia

Ricambio generazionale ed innovazione: il Governo e le Regioni hanno finanziato diversi provvedimenti e bandi per il turnover generazionale all’interno delle aziende agricole. Anche il Collegato agricoltura agisce in tal senso prevedendo delle forme di accompagnamento dei giovani tra i 18 ed i 40 anni che non possiedono dei terreni dentro le imprese gestite da over 65 o pensionati.
Viene, inoltre, promossa la diffusione della conoscenza informatica e tecnologica e dell’agricoltura di precisione nelle aziende agricole, incentivando anche lo scambio di conoscenze con il mondo della ricerca.

Banca delle terre e spesa dei fondi europei. Interessante l’istituzione, presso Ismea, della Banca delle terre agricole con l’obiettivo di creare un inventario dei terreni agricoli disponibili a causa dell’abbandono dell’attività agricola e di prepensionamenti.
L’esecutivo intende, inoltre, migliorare la spesa dei fondi europei strutturali. Le amministrazioni pubbliche dovranno fornire informazioni ed assistenza gratuita a chi richiede contributi europei per migliorare i loro progetti di investimento.

Birra artigianale: si definisce come birra artigianale “la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione“. Per la prima volta viene effettuata una distinzione tra birrificio industriale e piccolo birrificio, definendo quest’ultimo come “un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi”. I piccoli birrifici saranno così sottoposti ad una fiscalità diversa e dovranno effettuare minori adempimenti, venendo tutelati nel processo di promozione di una filiera del luppolo italiana.

Filiere: Sono state deliberate politiche per la promozione delle seguenti filiere:

  • Pomodoro: Per tutelare e promuovere la qualità delle produzioni vengono previste disposizioni specifiche sulla definizione dei prodotti derivati dalla trasformazione del pomodoro, sui relativi requisiti, sull’etichettatura e sul confezionamento, nonché sulle sanzioni
  • Riso:
    – Sostegno del settore attraverso la tutela delle varietà tipiche italiane e sostegno al miglioramento genetico delle nuove; valorizzazione della produzione come espressione del valore culturale paesaggistico e ambientale di un territorio; tutela del consumatore; istituzione di un registro per la classificazione delle nuove varietà; disciplina dell’apparato sanzionatorio e individuazione dell’Autorità competente in materia
    – Vengono promossi sistemi volontari di tracciabilità del riso attraverso strumenti innovativi che possano dare maggiori informazioni ai consumatori sull’origine del prodotto.

Vengono, infine, depenalizzate alcune fattispecie di reato relativa alla pesca professionale, trasformando gli illeciti da penali in amministrativi.

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg