Nonostante la crisi climatica che da anni colpisce il nostro territorio, l’aumento dei prezzi delle materie prime e l’inflazione, continua l’imponente avanzata del mercato biologico. La crescita non riguarda solo le richieste dei consumatori, ma anche la quota di fatturato nel sistema cooperativo.
A riportarlo è un’indagine realizzata dall’Alleanza cooperative Agroalimentare. Dai dati resi noti durante l’iniziativa “A tavola con il biologico”, tenutasi a Roma, è emerso che più di una cooperativa su quattro delle 4.300 aderenti ad Alleanza Cooperative produce biologico, con un giro d’affari complessivo in crescita che, nel corso del 2021, ha superato i 2,8 miliardi di euro.
L’indagine realizzata dall’Alleanza Cooperative
Secondo l’indagine interna realizzata dall’Alleanza Cooperative, il 23% delle cooperative attive nella produzione biologica sono aziende biologiche al 100%, con produzione esclusivamente biologica. Inoltre, in 3 cooperative su 10 tra quelle attive nel biologico, la produzione bio supera il 50% del totale. Inoltre è emerso come il bio sostenga il Made in Italy della cooperazione agroalimentare e faciliti l’ingresso delle cooperative nei mercati esteri. Il 45% delle cooperative attive nel bio è esportatore abituale.
L’indagine ha poi evidenziato come il sentiment di mercato nel segmento biologico sia di segno positivo. Secondo il 30% delle cooperative biologiche interpellate, la domanda di prodotti biologici tenderà nel 2023 ad aumentare rispetto allo scorso anno, mentre il 51% pensa che sarà invece tendenzialmente stazionaria. Per il 26% del campione anche il fatturato è previsto in crescita, peraltro non sostenuto dall’aumento dei prezzi di vendita.
Secondo il coordinatore del settore biologico di Alleanza cooperative, Francesco Torriani, “la crescita della cooperazione nel settore biologico è una buona notizia: il binomio tra cooperazione e biologico ha davvero le caratteristiche per essere un binomio virtuoso per lo sviluppo della nostra agricoltura, in coerenza con gli obiettivi della nuova Politica Agricola”.
Il mercato del bio, comunque – ha rilevato ancora l’indagine di Alleanza Cooperative -, non è esente da problemi e criticità. Si riducono i margini delle cooperative (prezzi materie prime e costi di produzione in forte crescita), aumenta la concorrenza sleale (e il greenwashing) e si scontano ancora troppi ostacoli burocratici.
Durante l’evento è stato anche firmato un protocollo d’intesa con Ismea – che come sottolinea il presidente di Alleanza Cooperative Carlo Piccinini– “sarà finalizzato ad approfondire la conoscenza delle dinamiche di mercato delle diverse produzioni del comparto biologico cooperativo, attraverso analisi di dati strutturali e approfonditi del comparto finora mancati, e potremmo anche organizzare eventi e attività di comunicazione relative ai dati e alle analisi realizzate”.
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