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Consumi al dettaglio: tutti con il segno meno

2 Luglio 20122 min read

Consumi in caloC’era da aspettarselo e così è stato. I dati dei consumi al dettaglio continuano, di mese in mese, a peggiorare e, purtroppo, non si intravvede nessun cambiamento di tendenza. Tutt’altro: la previsione delle prossime spese sostenute dalle famiglie, il saldo dell’Imu in testa, e il temuto incremento dell’iva a partire dal prossimo mese di ottobre, lasciano presagire una ulteriore contrazione degli acquisti rischiando di generare una crisi da domanda da cui sarà sempre più difficile riprendersi.

La conferma, nell’ultimo rapporto dell’Istat, secondo il quale nel mese di aprile le vendite al dettaglio hanno segnato un crollo del 6,8% su base annua: vale a dire, un ribasso che non conosceva eguali dal gennaio 2001. Da inizio anno, una contrazione del 1,6% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Non c’è settore che non conosca sorte diversa ad iniziare da quello alimentare: -6,1% che, aggiunto a quello dei mesi precedenti, raggiunge quota -8,6% su base annua. In questo settore il segno meno ha contraddistinto anche i discount alimentari che, fino ad aprile, avevano tenuto alla crisi in atto (-3%).

E per il non alimentare la musica è la stessa. In testa, si fa per dire, i prodotti farmaceutici (-9,2%), seguito a ruota da quei settori fortemente legati ai consumi personali: abiti e pellicce (-8,9%), calzature e articoli in cuoio (-8,6%), profumeria e benessere (-7,2%).

Il portafoglio degli italiani è rimasto sigillato anche davanti a prodotti quali i casalinghi (-6,8%), gioielli e orologi (- 6,8%), giochi e giocattoli (-6,7%), supporti magnetici (-6,6%), mobili e articoli tessili (-6,4%), foto-ottica e pellicole (-5,9%), elettrodomestici (-5,3%).

Anche per il settore informatica, tic, telefonia, che sulla spinta pubblicitaria fatta di offerte sempre più concorrenziali, aveva tenuto nei mesi conclusivi del 2011, il segno meno caratterizza anche i primi quattro del 2011: in aprile fa -4%.

E se l’inflazione cresce con un +3,2% mentre gli stipendi del solo 1,4 su base annua, sappiamo a priori che i dati disponibili relativi al mese di maggio non presenteranno nessuna novità rispetto agli ultimi rilevati. E di questo passo…

 

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