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Confcooperative segnala i rischi sull’utilizzo dei fondi europei!

19 Dicembre 20143 min read

Dura reprimenda da parte di Confcooperative Calabria sull’utilizzo dei Fondi Europei nel territorio calabrese. Investimenti inferiori alle attese ed incapaci di creare posti di lavoro. Si tratta di un vero e proprio deficit in termini di qualità della spesa e di capacità gestionale: ” Per il Fondo Sociale Europeo FSE la situazione è critica, tanto è vero che è stata necessaria, per raggiungere il target di spesa del 31 dicembre, una rimodulazione che vale quasi 110 MLN di euro su un Programma da 800 MLN già rimodulato, per altri 60 MLN, non più tardi di due anni fa. Ciò in buona sostanza significa che saranno disponibili ben 170 MLN complessivi in meno per i Calabresi, che verranno utilizzati presumibilmente a livello di Governo centrale”.

confcooperativeLa Calabria, dunque, rischia di perdere risorse importanti in un periodo in cui la regione fatica a guardare avanti. Sempre secondo le stime di Confcooperative, la Calabria avrebbe perso quasi 19.000 posti di lavoro solo nei primi sei mesi del 2014. Numeri impressionanti che fotografano perfettamente la situazione calabrese. Verrebbe da chiedersi come sia possibile avere problemi di questo tipo, dopo anni di scandali e dubbi sull’effettivo utilizzo delle risorse comunitarie. Urge una seria riflessione perchè ormai la coperta è corta. Bruxelles sta valutando la possibilità di ridurre in maniera cospicua i fondi regionali per quei territori inefficienti ed inadempienti. La Calabria si è sempre distinta in questa speciale graduatoria non certo meritoria.

Ecco perchè il monito di Confcooperative risulta quanto mai calzante e deve far scattare immediatamente un tavolo di concertazione con le istituzioni. É proprio questo ciò che chiede la centrale di rappresentanza delle cooperative calabresi. Solo attraverso una collaborazione reale ed orizzontale si può effettuare un buon piano di programmazione.
Confcooperative denuncia anche la scarsa qualità nell’utilizzo delle risorse FSE nel settore agricolo. Quest’ultimo può e deve essere il volano dell’economia calabrese. Innovazione e qualità dei prodotti devono essere i principi cardine di un sistema agricolo moderno ed in grado di competere a livello internazionale. Per questo motivo Confcooperative chiede urgentemente lo sblocco di ” 254 MLN di euro posti a garanzia dalla UE che restano vincolati sul Bilancio regionale dal 2011 rispetto alla chiusura formale del vecchio POR 2000/2006“.
Una situazione delicata, dunque, che richiede una cooperazione effettiva a più livelli: europeo, nazionale, locale e che coinvolga a pieno titolo anche il terzo settore.

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