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Confcooperative: il rinnovo delle cariche di Marche, Piemonte ed Emilia Romagna

5 Aprile 20163 min read

In questi giorni sono stati rinnovati i consigli di presidenza di Confcooperative Marche, Piemonte ed Emilia Romagna in vista dell’assemblea nazionale che si svolgerà in primavera. 

Massimo Stronati è stato confermato presidente dell’organizzazione di rappresentanza delle coop marchigiane. L’assemblea ha sancito anche l’istituzione sociale italiadell’Unione regionale unica che conterà su 315 cooperative, 34.530 soci, 8mila addetti ed un fatturato complessivo di 815 milioni di euro.
Nelle Marche bisogna cooperare di più – ha dichiarato Stronati nel suo discorso successivo alla nomina–. Politica e organizzazioni datoriali, sindacali, università, tutti ma proprio tutti dobbiamo stare allo stesso tavolo con i progetti per la crescita della comunità della nostra regione. E in quest’ottica è fondamentale il progetto dell’Alleanza delle Cooperative Italiane delle Marche, costituita a dicembre con le centrali Agci e Legacoop. Siamo orgogliosi di esserci riusciti“.
Nella giornata di ieri ci sono stati anche i rinnovi dei consigli di presidenza di Confcooperative Piemonte ed Emilia Romagna. Domenico Paschetta è stato confermato presidente dell’associazione di rappresentanza delle cooperative piemontesi.
Il Piemonte rappresenta senza dubbio una delle regioni cardine dell’intero movimento cooperativo, potendo vantare su un bacino di 1159 cooperative con oltre 31mila occupati e un fatturato complessivo di 12 miliardi di euro.
In questi sette anni di crisi non solo abbiamo garantito il lavoro ma abbiamo incrementato l’occupazione media del 25% – ha sottolineato Paschetta -. Negli ultimi 5 anni è stato mantenuto il trend del 77% di contratti a tempo indeterminato, ancor prima dell’avvento delle agevolazioni fiscali sul Jobs act”.

Nel pomeriggio di ieri, infine, Francesco Milza è stato confermato presidente di Confcooperative Emilia Romagna, l’organizzazione territoriale che insieme alla Lombardia può contare su più cooperative associate.
Raccoglie, infatti,  1.700 coop, con 367.000 soci e 76.150 occupati e un fatturato di oltre 13 miliardi di euro. Come sottolineato dall’organizzazione di rappresentanza, dal 2012 ad oggi Confcooperative Emilia Romagna ha mantenuto costanti gli occupati, il fatturato e il numero dei soci, registrando una leggera flessione delle cooperative associate, dovuta all’aggregazione fra alcune realtà, soprattutto dell’agroalimentare, peraltro accompagnata da nuove adesioni a governance giovanile (85) e femminile (77).
“Per la nostra organizzazione – ha dichiarato Milza – questi quattro anni sono stati molto impegnativi non solo per l’attività sindacale straordinaria legata alla crisi, ma anche per gli avvicendamenti alla guida dell’associazione. L’azione di cambiamento dei vertici è proseguita con il rinnovo delle cariche delle Federazioni di settore. Negli ultimi mesi abbiamo poi celebrato le Assemblee delle Confcooperative provinciali dell’Emilia Romagna con l’elezione di sei nuovi presidenti e la conferma di altri tre. Anche i Consigli di queste organizzazioni risultano profondamente rinnovati: il 44% degli eletti sono di nuova nomina e di questi il 34% è composto da donne”

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