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Cina: altra settimana nera per i mercati?

24 Agosto 20152 min read

Continua il periodo negativo per le borse internazionali. Il crollo del mercato asiatico ha avuto effetti negativi sulla finanza europea ed americana, portando ai minimi storici la fiducia degli investitori.

borsa cineseMa il ribasso della borsa asiatica non è l’unica causa scatenante: l’incertezza sulle misure della Federal Reserve, le imminenti elezioni anticipate in Grecia ed il crollo del prezzo del prezzo del petrolio fanno temere una nuova settimana nera per i mercati.
I numeri dei listini sono eloquenti. Shanghai ha chiuso perdendo 8,49 punti percentuali, che risulta essere la peggior seduta dal febbraio 2007.
Non è andata molto meglio a Shenzhen che ha fatto registrare un -7,83%. Gli ultimi tre mesi della borsa cinese sono stati semplicemente da incubo.
Del resto era nell’aria che prima o poi sarebbe scoppiata una bolla di questo tipo dopo che milioni di cinesi hanno deciso di investire in borsa i propri risparmi sfruttando condizioni persino troppo favorevoli.
Le misure adottate dal governo nazionale sono risultate fin qui inefficaci. Nei giorni scorsi è stato permesso ai fondi pensione degli enti locali di agire sul mercato azionario ed è stata avviata una procedura di svalutazione dello yuan.

Interventi che non sono serviti a ridare fiducia agli investitori. Il sentimento negativo si è diffuso al contrario in Europa e negli Stati Uniti e ha coinvolto anche le aziende che fanno dell’export con la Cina una delle loro principali attività commerciali.
Oggi Milano ha aperto perdendo 4 punti percentuali, per poi recuperare parzialmente (-2,3%). Stesso andamento anche per Londra e Parigi (-2,6%) e Francoforte (-2,9%).
Sul mercato europeo pesa inoltre l’incertezza sulla questione greca, con le imminenti elezioni anticipate che potrebbero mettere in discussione l’accordo trovato tra Atene e Bruxelles.
È critica anche la situazione negli Stati Uniti. La scarsa fiducia degli investitori ha portato la Federal Reserve ad un ripensamento in merito all’innalzamento dei tassi d’interesse. Per la giornata odierna sono attese nuove perdite per i principali listini che già nei giorni precedenti hanno vissuto la peggiore settimana dal 2011 perdendo circa 10 punti percentuali.

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