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Che cos’è la Carta della buona accoglienza dei migranti

18 Maggio 20163 min read

Oggi alle ore 12.00, presso il Salone A del Ministero dell’Intero, si terrà la conferenza stampa di presentazione della Carta della buona accoglienza dei migranti. 

Si tratta di un documento proposto dall’Alleanza delle cooperative sociali Lombardia che intende proporre un modello di accoglienza decentrato e basato sui diritti umani, capace di ripristinare i valori della cooperazione internazionale.
accoglienza migrantiDiverse cooperative sono state protagoniste di scandali giudiziari legati all’accoglienza dei migranti, trasformata in un vero e proprio business illecito.
È necessario, dunque, ripulire l’immagine della cooperazione e veicolare soluzioni che contrastino il dilagare dell’odio xenofobo.
Sono diverse le proposte lanciate dall’Alleanza delle cooperative che, qualora dovessero essere adottate nei singoli comuni, potrebbero portare quei correttivi necessari per fare dell’Italia un modello all’avanguardia in materia di accoglienza dei migranti.
Ecco di seguito i punti salienti della Carta della buona accoglienza:

  • Essere un percorso che veda una progressiva destinazione verso l’accoglienza nelle abitazioni: passare progressivamente e compatibilmente con il percorso individuale, dall’essere accolti in centri collettivi a percorsi in abitazione, questo all’interno di una visione volta all’effettiva integrazione ed autonomia delle persone accolte;
  • Garanzia, in ogni fase dell’accoglienza, di personale socio educativo per almeno due ore ad ospite ogni settimana;
  • Garanzia di ospitare i migranti in strutture con caratteristiche e nel rispetto dei parametri della civile abitazione;
  • Interventi di:
    • garanzia di accesso, con personale qualificato a percorsi di mediazione culturale;
    • corsi di italiano per un minimo di 8 ore settimanali, il cui coordinamento, progettazione e monitoraggio siano affidati e persone in possesso del titolo DITALS o equivalente;
    • garanzia di accesso alla tutela legale e orientamento giuridico svolto da persone in possesso di specifiche competenze;
    • 3 pasti al giorno (nella struttura ovvero erogazione di risorse per l’autopreparazione) con garanzia del rispetto delle tradizioni religiose e culturali
    nonché delle prescrizioni mediche;
    • Vestiario: fornitura in ingresso di un kit di accoglienza che rispetti quanto previsto dalle norme SPRAR e adeguato cambio stagionale;
    • Periodici e adeguati strumenti (o risorse adeguate) per l’acquisto del kit per l’igiene personale;
    • Corretto ed adeguato accompagnamento alla conoscenza dei servizi del territorio
  • un investimento obbligatorio in formazione professionale o borse lavoro o tirocini per almeno il 10% dei migranti accolti che abbiano una permanenza ed un percorso di accoglienza di almeno 6 mesi;
  • Una azione di coinvolgimento dei territori ove avviene l’accoglienza.

Qui trovate il documento completo pubblicato dall’Alleanza delle Cooperative sociali Lombardia. Saranno presenti alla conferenza stampa di presentazione Filippo Bubbico, Viceministro dell’Interno; Mario Morcone, Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno; Matteo Biffoni, delegato all’Immigrazione per l’Anci e Giuseppe Guerini, portavoce Alleanza delle Cooperative Sociali.

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