Now Reading: Centro Studi Confindustria: segnali positivi per il Pil italiano

Loading
svg
Open

Centro Studi Confindustria: segnali positivi per il Pil italiano

25 Febbraio 20152 min read

Dopo mesi di sofferenza ed indicatori negativi, anche l’Italia sembra intravedere la luce.
Certo, la strada è ancora lunga, ma qualche segnali di ripresa si vede.
Ne abbiamo avuto conferma negli ultimi giorni, soprattutto grazie ai dati forniti dall’Istat. Produzione industriale, vendita di autovetture, export, disoccupazione fanno registrare indicatori in crescita.
Merito soprattutto della svalutazione dell’euro e della conseguente maggiore appetibilità dei prodotti italiani oltreoceano.

28102014Ne hanno giovato le industria nostrane, specie quelle nel settore della produzione di automobili. Non è un caso che Fiat-Chrysler abbia avuto un notevole aumento degli ordinativi e sia riuscita ad assumere oltre 1000 addetti nello stabilimento di Melfi.
Lo stesso settore agricolo sembra godere di una discreta salute. I segnali di ripresa, dunque, seppur parziali, ci sono.

Anche il rapporto Ocse, presentato in Italia nei giorni scorsi, ha dato fiducia al nostro paese, approvando le riforme del governo Renzi e rivedendo al rialzo le stime sul nostro Pil.
Possiede lo stesso sentore positivo il Centro Studi Confindustria, il quale proprio in queste ore ha emesso un comunicato nel quale esprime fiducia verso la situazione del Pil italiano nel prossimo biennio.

La ripresa, in questo momento, è lenta, ma a partire dal secondo semestre del 2015 il Prodotto Interno Lordo dovrebbe crescere con maggiore velocità, dando così un’ulteriore spinta al nostro Pil per tutto l’anno 2016.
Le stime del Csc, comunicate qualche mese fa, davano il Prodotto Interno Lordo in rialzo del +0,5% nel 2015 e del 1,1% nel 2016. Queste previsioni potrebbero essere riviste al rialzo, come ammette lo stesso Centro Studi.
Un ruolo importante per la crescita del paese lo avrà il Jobs Act. Secondo il Csc, infatti, il nuovo contratto a tutele crescenti e gli sgravi fiscali contenuti nella Legge di Stabilità porteranno ad un aumento delle nuove assunzioni, sulla scia di quanto già avvenuto nel mese di dicembre (93mila nuovi addetti).
Vedremo se effettivamente il nuovo quadro normativo, unito ad altri fattori internazionali come la svalutazione dell’euro, il Quantitative easing ed il crollo dei prezzi delle materie energetiche, consegnerà all’Italia un periodo di crescita economica dopo tantissimi mesi di recessione.

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg