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Capitale umano e tasse sul lavoro: i problemi strutturali dell’economia italiana

30 Dicembre 20153 min read

Quali sono i problemi strutturali dell’Italia?
Il portale Voxeu, specializzato in analisi sull’andamento delle economie nazionali ed internazionali, ha realizzato un focus sull’Italia dal quale traiamo spunto per effettuare alcune riflessioni.

Sono diversi gli elementi che colpiscono in questa indagine. Uno di questi riguarda il capitale umano.
usucapioneL’Italia presenta, infatti, la più bassa percentuale di popolazione con un’educazione cosiddetta di terzo livello, che culmina ovvero con il diploma o con un titolo accademico. Questo si traduce in competenze limitate nel mercato del lavoro che ostacolano la crescita economica dell’intero Paese.
Come nota l’indagine di Voxeu, il divario tra under 25 e over 45 in termini di conoscenze e competenze è limitato in Italia, mentre negli altri paesi è piuttosto esteso. Questo significa che nei prossimi anni il gap educativo tra l’Italia e le altre nazioni è destinato addirittura ad aumentare.

Ci sono, però, altri aspetti che condannano l’Italia ad una crescita limitata. Uno di questi riguarda senza dubbio la tassazione e la presenza di un sistema di giustizia civile e di burocrazia lento e complesso che ostacola qualsiasi tipo di investimento.
L’Italia possiede, dopo il Belgio, la più alta aliquota fiscale sul lavoro d’Europa, mentre le tasse sui consumi sono tra le più basse a livello continentale. Tale squilibrio disincentiva le nuove assunzioni da parte dei datori di lavoro e crea un mercato del lavoro estremamente rigido.
Sono i vincoli in entrata, dunque, i peggiori nemici del sistema Italia e non la rigidità in uscita. Non è un caso che l’Italia si trovi al secondo posto tra i paesi con i costi più alti per iniziare un’attività d’impresa e con un livello di disoccupazione tra i più alti d’Europa.

Come sottolinea Voxeu, le recenti riforme del mercato del lavoro e della scuola avranno un impatto minimo nel breve periodo, mentre potranno avere degli effetti nel lungo periodo, ovvero tra 10-50 anni.
Altri problemi strutturali vengono individuati nel settore dell’innovazione, in riferimento soprattutto agli scarsissimi investimenti in private equity e venture capital, criticità che abbiamo sottolineato più volte in questa sede e che rallentano lo sviluppo dell’ecosistema di startup innovative.
Come emerge da questi dati, in via definitiva, la necessità più impellente per il nostro Paese è quella di creare un contesto favorevole a nuovi investimenti privati, con l’abbassamento immediato delle tasse sul lavoro e l’implementazione di un sistema amministrativo più rapido e più efficiente.

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