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Bologna: trenta circoli socio-culturali diventano centri digitali

25 Marzo 20153 min read

La diffusione della cultura digitale passa attraverso i territori. L’implementazione delle nuove tecnologie a livello locale favorisce nuovi metodi di aggregazione e di interazione, anche tra generazioni diverse.
Rendere libera la connessione wi-fi all’interno dei circoli ricreativi, frequentati per lo più da persone anziane, può essere, ad esempio, un ottimo veicolo di diffusione dei digital devices tra quei cittadini che non sono abituati ad utilizzarli.
Viene così meno lo stereotipo secondo il quale le nuove tecnologie causerebbero solamente un sentimento di alienazione verso la realtà: Internet, i social network e gli strumenti digitali, al contrario, possono dar vita a rinnovati processi aggregativi, avvicinando, come accennato in precedenza, giovani ed anziani.

È proprio questo l’obiettivo del progetto “Iperbole FA Centro”, promosso e realizzato da ANCeSCAO Bologna nell’ambito dell’Agenda digitale del Comune di Bologna.
Nelle giornate di Venerdì 27 Marzo, Martedì 31 Marzo e Martedì 7 Aprile, trenta centri socio-culturali bolognesi verranno proclamati centri digitali.
Questo nome vi risulterà abbastanza nuovo. La dizione di “centro digitale” si spiega con l’installazione presso questi circoli di trenta router wi-fi che consentiranno il libero accesso alla connessione Internet della rete Iperbole.

agenda-digitaleL’idea è per certi aspetti rivoluzionaria. Sappiamo benissimo come, a differenza di molti centri urbani europei, le città italiane non siano all’avanguardia in tema di banda larga e wi-fi gratuito.
Non più tardi di qualche settimana fa il Governo è dovuto intervenire con un decreto legge, attraverso il quale dà il via a corposi investimenti per l’implementazione di connessioni a banda ultra larga su tutto il territorio italiano, provando a colmare il gap che divide l’Italia dal resto d’Europa.
Il progetto “Iperbole FA Centro” ha una duplice valenza: da una parte, rende disponibile l’accesso al wi-fi ad una più ampia platea di persone dislocate in varie zone della città; dall’altra, contribuisce alla diffusione della cultura digitale anche tra la popolazione anziana, che rappresenta il più assiduo frequentatore dei circoli ricreativi.
Da questo punto di vista, i digital devices possono rappresentare il miglior strumento di integrazione ed interazione tra due mondi, quello dei giovani e degli anziani, troppo spesso incomunicabili tra di loro.
Ecco l’elenco delle zone della città e dei centri interessati dal progetto:

Quartiere Borgo Panigale: Villa Bernaroli, Il Parco;

Quartiere Navile: Villa Torchi, Croce Coperta, Casa Gialla, Pescarola, Montanari;

Quartiere Reno: Rosa Marchi, Santa Viola;

Quartiere Porto-Saragozza: Costa, Saffi, Due Agosto 1980; Della Pace;

Quartiere Santo Stefano: Lunetta Gamberini,  Stella, Baraccano, Dall’Olio;

Quartiere Savena: Villa Mazzacorati, San Rafel, Casa del Gufo, Foscherara, Villa Paradiso, La Dacia;

Quartiere San Donato: Italicus, Pilastro, Oltre, Pallone, Frassinetti;

Quartiere San Vitale: Croce del Biacco, Scipione dal Ferro, Ruozi.

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