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Berti di Tessera: un altro esempio di workers buyout

20 Aprile 20162 min read

Storie di lavoratori che non si arrendono alla crisi e che utilizzano il modello cooperativo per ripartire: storie di workers buyout. 

Ne abbiamo parlato più volte in questa sede, perché la fase di recessione ha reso sempre più attuale questo fenomeno. Sono diverse le aziende sparse sul berti di tesseraterritorio nazionale, costrette a mettere in cassa integrazione i propri addetti, se non addirittura a chiudere l’attività.
Non tutte le storie, però, sono contraddistinte da un finale amaro. Quelle dei workers buyout, ad esempio, sono espressione autentica di rinascita.

L’ultima arriva da Venezia, dove la Berti di Tessera, azienda attiva dal 1962 nel campo del vetrocamera e dei serramenti in vetro, ha riaperto i battenti dopo aver dichiarato fallimento a fine 2015.
Merito di 22 lavoratori che hanno deciso di chiedere in anticipo la loro indennità di mobilità, capitalizzando la società con 338mila euro e fondando così una cooperativa. Al resto ci ha pensato Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, con un investimento di 200.000 euro in capitale sociale ed il Cfi (investitore istituzionale delle Centrali cooperative e del Ministero dello Sviluppo economico) con una quota di partecipazione come socio di 50mila euro ed un mutuo di dieci anni di 200mila euro. Banca Etica ed Intesa San Paolo hanno fornito, infine, fidi bancari per 450 mila euro.
Si tratta del quinto workers buyout nato con il sostegno di Legacoop Veneto e della Regione Veneto (presente all’inaugurazione anche il governatore Luca Zaia), che si è impegnata ad entrare nella società con un capitale di 200mila euro attraverso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo.
Sono decine gli esempi di workers buyout nati in Italia (questa forma d’impresa è tipicamente anglosassone). Fa specie, però, che abbiano avuto poca risonanza tra i media.
La cooperazione ha dimostrato a più riprese di essere estremamente resiliente alla crisi, salvando diversi posti di lavoro. Laddove l’impresa capitalista in senso tradizionale fallisce, il modello cooperativo genera occupazione.
E quello della Berti di Tessera è solo l’ennesimo esperimento virtuoso.

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