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Basterà la firma digitale per costituire una startup

4 Luglio 20162 min read

Il decreto direttoriale dell’1 Luglio 2016  sancisce la possibilità di costituire una startup con una semplice firma digitale.

Non sarà più, dunque, obbligatorio stipulare un atto pubblico dal notaio, semplificando così enormemente la procedura di costituzione di una nuova impresa. La nuova questionario-startupregolamentazione riguardante l’“Approvazione delle specifiche tecniche per la struttura di modello informatico e di statuto delle società a responsabilità limitata start-up innovative” entrerà in vigore il 20 luglio e renderà operativo il decreto del 17 febbraio 2016.
Il nuovo quadro legislativo consentirà ai membri di società a responsabilità limitata (s.r.l.), avente per oggetto esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, per i quali viene richiesta l’iscrizione nella sezione speciale del R.I. delle start up, di effettuare la suddetta richiesta di iscrizione direttamente online attraverso un modulo tipizzato firmato digitalmente.

La modulistica dovrà essere firmata digitalmente da ciascuno dei sottoscrittori oppure dall’unico sottoscrittore in caso di società uni-personale.
Il procedimento di sottoscrizione dei soci dovrà concludersi entro dieci giorni dalla prima sottoscrizione. Una volta terminato il processo di richiesta al registro speciale per le startup della Camera di Commercio, quest’ultima dovrà verificare la presenza di eventuali irregolarità o errori formali entro venti giorni dall’ultima sottoscrizione.
Come specifica una circolare del Mise la scelta è ricaduta sulle srl per via della “rilevanza numerica delle start-up iscritte in sezione speciale e costituite in forma di s.r.l. (che rappresentano ad oggi oltre l’80% del numero complessivo delle start-up); in secondo luogo, si è tenuto conto del regime particolarmente favorevole, che il legislatore degli articoli 25 e seguenti del D.L. 179 del 2012 ha riservato alle start-up s.r.l. (ex pluribus la disciplina relativa alle diverse categorie di quote, all’equity crowdfunding, …)”.

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