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Banda ultralarga: spunta l’ipotesi Enel per diffondere la fibra ottica in tutta Italia

11 Maggio 20152 min read

Affidare ad Enel il controllo delle reti infrastrutturali italiane, compresa la diffusione della banda ultralarga su tutto il nostro territorio. È questa l’idea del Governo, emersa negli ultimi giorni, che rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione nel mondo delle telecomunicazioni.
Si tornerebbe così ad una gestione pubblica delle infrastrutture, ponendo fine al monopolio di Telecom. L’idea dell’esecutivo è sfruttare la presenza capillare di Enel su tutto il territorio italiano per implementare la fibra ottica, senza che il colosso elettrico abbia alcune pretese dal punto di vista della gestione della rete.
A quel punto si aprirebbe una reale competizione tra le compagnie telefoniche, realizzando così una positiva liberalizzazione del settore.

agenda-digitaleIl piano di investimenti, deliberato recentemente dal Consiglio dei Ministri, prevede uno stanziamento di circa 6 miliardi di euro ed una serie di incentivi fiscali per quegli operatori che decidono di implementare sul territorio le strutture necessarie per la diffusione della connettività veloce.
Il progetto presentato prevede la convivenza delle strutture a fibra ottica ed quelle in rame. Un eventuale spegnimento obbligatorio del rame avrebbe causato, infatti, una sorta di “guerra fredda” contro Telecom, che su questa tecnologia ha sempre investito ed ha intenzione di farlo anche nel prossimo futuro.
La mediazione trovata attraverso il decreto legge verrebbe meno, però, con l’entrata in scena di Enel. Il progetto presentato dall’ente energetico prevede difatti l’installazione delle strutture a fibra ottica su tutto il territorio italiano da effettuare nei prossimi tre anni, che sancirebbe di fatto la fine dell'”epoca del rame”.
Per adesso si tratta solo di un’ipotesi da verificare nei prossimi giorni, ma sarebbe senza dubbio un duro colpo per Telecom che nelle settimane precedenti ha raggiunto un accordo con Fastweb per sperimentare la doppia struttura in rame e a fibra ottica.
L’Italia, ad ogni modo, dovrà agire in maniera celere per colmare il gap con gli altri paesi europei in materia di connettività veloce e per raggiungere gli obiettivi posti dall’Agenda digitale europea (arrivare al 2020 con una connessione di 30 mega per tutta la popolazione europea e di 100 mega per il 50% degli europei).

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