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Anagrafe nazionale della popolazione residente: le novità principali!

15 Gennaio 20153 min read

Nasce un nuovo ente: entro il 31 dicembre 2015 l’Indice Nazionale delle Anagrafi (INA) e l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero lasceranno il posto all’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR).
Ci sarà, dunque, un unico database in sostituzione degli archivi comunali, che conterrà tutte le informazioni anagrafiche sui cittadini italiani.
Ma le novità non si fermano all’aspetto tecnico. L’istituto nasce nel senso della maggiore sicurezza nel trattamento dei dati personali, della semplificazione dell’attività amministrativa e della digitalizzazione.
Non a caso il progetto nasce nel 2012 all’interno del decreto legge n. 179, denominato di “Crescita 2.0” e facente parte della cosiddetta “Agenda digitale italiana”.

Jobs act via i Co.co.pro e modifiche alle Partite IvaLe competenze dei sindaci in materia di stato civile rimarranno inalterate; contestualmente l’ANPR dovrà rendere effettiva la disponibilità dei dati ai singoli Comuni.
Ci saranno, invece, delle modifiche e delle implementazioni in materia di sicurezza e trattamento dei dati personali. Il diritto alla privacy è uno dei principi cardine dei cosiddetti “diritti digitali”. Per diventare un paese all’avanguardia in tema di innovazione, l’Italia ha bisogno di una legislazione diversa sul trattamento dei dati.
L’Anagrafe nazionale sarà sottoposta per questo motivo ad un audit di sicurezza annuale, i cui risultati verranno inseriti nella relazione annuale del Garante per la protezione dei dati personali.

La seconda linea guida del provvedimento riguarda la semplificazione. Tutte le amministrazioni pubbliche avranno a disposizione delle convenzioni in base alle quali potranno accedere ai dati anagrafici posseduti dall’ANPR.
In questo modo si incentiva la collaborazione tra enti diversi e si favorisce prima di tutto il cittadino.
Quest’ultimo, infatti, non sarà più chiamato a duplicare una certificazione anagrafica qualora essa sia già in possesso della P.A. Spetterà, al contrario, all’ente di riferimento richiedere all’anagrafe il dato in questione.

Sicurezza, semplificazione e digitalizzazione. L’innovazione tecnologia riguarda, sia in senso stretto la banca dati anagrafica, che le modalità di comunicazione delle suddette informazioni.
L’innovazione più importante riguarda il cosiddetto “domicilio digitale del cittadino”.
Tutti i cittadini potranno fornire all’anagrafe il proprio indirizzo di posta certificata, il quale diventerà il mezzo esclusivo di comunicazione con l’amministrazione. Attraverso di esso, l’Anagrafe nazionale potrà inviare tutte le dichiarazioni e le attestazioni inerenti lo stato civile ed anagrafico del cittadino; quest’ultimo potrà rendere noto all’amministrazione tutte le eventuali modiche della propria situazione anagrafica senza di fatto uscire di casa.
Una volta comunicati questi dati all’ANPR, ne saranno a conoscenza di tutte le amministrazioni, secondo quanto riportato dagli articoli sull’interoperabilità dell’anagrafe con le altre banche dati.

 

 

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