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Amministrative 2016: exploit Raggi a Roma, testa a testa Sala-Parisi a Milano

6 Giugno 20163 min read

Il primo turno delle elezioni amministrative 2016 ha fornito alcuni verdetti inoppugnabili. 

Il primo: il Movimento 5 Stelle è in fortissima ascesa e con Virginia Raggi potrebbe guidare la prima grande città italiana.
A Roma, infatti, quando sono state scrutinate 2.428 sezioni su 2.600, la candidata pentastellata ha ottenuto il 35,3% dei voti, staccando nettamente i suoi rivali.
elezioni 2016La Raggi dovrebbe andare al ballottaggio con il candidato Pd Roberto Giachetti, dato al momento al 24,8%, una percentuale che lo colloca davanti a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia (20,6%).

Si tratta di un risultato estremamente deludente per il Partito Democratico. Ed è proprio questo il secondo verdetto delle amministrative 2016, che interessano da vicino anche il premier Renzi che tanto si era speso per sostenere la campagna di Giachetti, provando ad arginare il sentiment anti-establishment sempre più dilagante nella capitale. Aldilà dei punti di distanza da Virginia Raggi, che difficilmente saranno colmabili al secondo turno, stupisce la scarsa distanza tra Giachetti e Giorgia Meloni.
A Roma il centro-destra si è presentato diviso, con il candidato di Forza Italia, Alfio Marchini, che ha ottenuto più del 10% dei consensi, il che lascia pensare ad un’occasione persa per tutto il centro-destra, che avrebbe potuto aspirare al ballottaggio qualora si fosse presentato unito all’appuntamento elettorale.

E proprio laddove ha portato un candidato unico è riuscito ad andare al secondo turno. A Milano, infatti, Stefano Parisi è protagonista di un testa a testa con il favorito della vigilia, ovvero l’ex commissario unico di Expo e candidato del Partito Democratico, Beppe Sala.
Quest’ultimo, con sole sei sezioni da scrutinare, viaggia al 41,7% contro il 40,7% di Parisi.
Il ballottaggio si prospetta, dunque, come una lotta serrata tra i due contendenti, una battaglia sul filo dei voti che a questo punto diventa decisiva per il Pd che deve fare i conti con un altro risultato negativo in un’altra grande città italiana.

A Napoli, infatti, primeggia nettamente il sindaco uscente Luigi De Magistris (42,5%), una percentuale, però, che non è sufficiente per vincere al primo turno. Al ballottaggio dovrà sfidare il candidato del centro-destra Gianni Lettieri (24%) che precede Valeria Valente del Partito Democratico.
Sarà ballottaggio anche a Torino, dove il sindaco uscente e candidato Pd, Piero Fassino, ottiene il 41,9% dei voti e se la vedrà al secondo turno con Chiara Appendino (30,8%) del Movimento 5 Stelle, e a Bologna, dove Virginio Merola del Pd (39,5%) sfiderà la leghista Lucia Borgonzoni (22,2%).
Gli unici due buoni risultati del Pd sono quelli fatti a registrare a Cagliari e Salerno. Nel primo caso Massimo Zedda rischia di vincere al primo turno grazie al 50,9% dei voti ottenuti quando sono state scrutinate 156 sezioni su 174.
A Salerno, invece, exploit del vice di De Luca, Vincenzo Napoli, che viene eletto grazie ad oltre il 70% dei consensi.

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