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Alleanza delle Cooperative: no alla demonizzazione del vino

17 Febbraio 20224 min read

L’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari esprime soddisfazione per il voto dell’assemblea plenaria del Parlamento europeo che ha stabilito che nell’etichetta non ci sarà alcun bollino nero certificante la cancerogenicità del vino

Sono passati, infatti, alcuni emendamenti al Cancer Plan, ovvero il Piano anticancro redatto dalla Commissione Beca (Committee on Beating Cancer). Le proposte di modifica alla legge comunitaria specificano che non è il consumo in sé di sostanze alcoliche a costituire un fattore di rischio di tumore. Nelle etichette sarà presente invece solo una generica raccomandazione ad un consumo moderato e responsabile di vino e alcol. 

Un’eventuale approvazione del precedente testo, che avrebbe imposto il posizionamento di un bollino nero sulle etichette del vino come avviene ad esempio per le sigarette, avrebbe provocato danni enormi ad un settore chiave del Made in Italy agroalimentare come quello vitivinicolo.

Mercuri: nuovo testo sul vino più equilibrato

Il voto in plenaria sul Piano di azione per la lotta contro il cancro ci restituisce un testo globalmente equilibrato e sicuramente migliorativo, specie per quanto riguarda il
vino poiché è stato eliminato l’approccio che non distingueva l’uso moderato e consapevole di vino dall’abuso di sostanze alcoliche, che avrebbe penalizzato pesantemente il comparto vitivinicolo, considerando quale fattore di rischio il consumo di alcol in sé. Complessivamente nel documentoche contiene linee guida importanti per la salute dei cittadini europei in tema di prevenzione del cancro e di accesso alle cure – rimangono tuttavia alcuni riferimenti che avranno inevitabili ricadute sulle politiche di promozione dei prodotti agroalimentari”.

Questo il commento del presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri rispetto al voto di oggi a Strasburgo della Relazione sul piano di lotta contro il cancro, che era stata redatto lo scorso anno da un’apposita Commissione parlamentare speciale (Commissione BECA) e che oggi è stato approvato in plenaria dal Parlamento Ue, con alcune modifiche.
Pur se restano motivi di soddisfazione per il lavoro portato avanti dagli europarlamentari, in
particolare da quegli italiani,– spiega il Presidente Mercuri – è fondamentale rimanere vigili e tenere alta la guardia in generale sulle strategie che l’Europa è pronta a mettere in pratica. La Commissione ha messo a punto in questi anni un complesso di politiche e documenti strategici – dalla Farm to Fork alla Strategia sulla biodiversità alla revisione dei sistemi di etichettatura e al Nutriscore, solo per citare i principali – che avranno infatti un impatto non trascurabile sulle nostre filiere agroalimentari, dal vino alle carni rosse. I documenti e le linee strategiche della Commissione rischiano infatti di tradursi molto presto in atti normativi, con un approccio che finora è apparso tutt’altro che equilibrato tra le varie istanze. Non resta che sperare che il Consiglio possa fare la sua parte e correggere il tiro”.

Rispetto alle politiche di promozione, la relazione finale approvata oggi dal Parlamento europeo accoglie con favore una futura revisione delle politiche di promozione che incentivi una dieta sana, con un maggiore consumo di proteine vegetali e frutta e verdura e scongiuri il consumo in eccesso (overconsumption ) di carni rosse e trasformate. “Pur essendo preoccupati e vigili rispetto alle possibili evoluzioni della riforma della promozione – conclude il Presidente Mercuri – al contempo è importante che il Parlamento UE abbia sottolineato il riferimento al consumo eccessivo delle carni e non già al mero consumo, ribadendo dunque il concetto dell’importanza di una dieta equilibrata e varia. Ci lasciano ben sperare anche le parole della Commissaria UE alla Salute Stella Kyriakides che ha dichiarato che «non c’è alcuna intenzione di prendere di mira una cultura gastronomica» e che «il lavoro sarà basato su dati scientifici».

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