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Agrinsieme: il 7 settembre a Bruxelles per difendere gli agricoltori italiani

3 Settembre 20153 min read

Agrinsieme, il coordinamento che mette insieme Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, parteciperà alla manifestazione dei produttori ortofrutticoli e zootecnici aderenti al Copa-Cogeca.

Gli agricoltori si riuniranno di fronte alla sede del Consiglio in occasione della riunione straordinaria dei ministri europei dell’agricoltura per chiedere azioni di sostegno nei confronti dei settori dello zootecnico, dell’ortofrutta ed il lattiero caseario.
L’estrema volatilità dei prezzi delle materie prime, la difficoltà nel sostenere i costi di produzione e la fine delle quote latte, ha portato i produttori a vivere una situazione di estrema precarietà.
agrinsiemeLa scelta di Agrinsieme di partecipare alla manifestazione organizzata dagli agricoltori aderenti al Copa-Cogega è dettata dalla volontà di difendere i produttori italiani in sede europea.
«La situazione della zootecnia italiana –fa sapere Agrinsieme- sta diventando sempre più insostenibile e gli agricoltori, nonostante i loro sacrifici, non riescono a lasciarsi alle spalle gli effetti della congiuntura sfavorevole che, purtroppo, stenta a tramontare. Da un lato il comparto della carne, che deve fare i conti con la sempre più pressante volatilità dei costi delle materie prime, con la forte dipendenza dall’estero dei ristalli e con i prezzi, sia dei bovini che dei suini da macello, fermo da diversi mesi a livelli non remunerativi; senza trascurare il tracollo del comparto cunicolo. Dall’altro lato il settore lattiero-caseario, che dopo trent’anni di sistema delle quote necessita di certezze per il futuro e le cui prospettive reddituali sono tutte da valutare.

«Tutto questo –osserva Scanavino, responsabile del coordinamento Agrinsieme– si traduce inevitabilmente in perdita di redditività con prezzi pagati agli allevatori spesso insufficienti a remunerare i costi produttivi. Per queste ragioni, saremo a Bruxelles per manifestare insieme agli altri agricoltori europei e per sollecitare i Governi dell’Unione ad avviare un’irrinunciabile cambio di passo in materia di gestione delle crisi».
La situazione dell’agricoltura italiana è estremamente critica. Il crollo dei prezzi ha costretto moltissime aziende a chiudere i battenti, portando al contempo altre realtà a fondersi per abbattere i costi di produzione.
Per gli stessi motivi in questi minuti a Parigi è in atto una protesta indetta dai sindacati che ha paralizzato gran parte della città. Gli agricoltori francesi non sono nuovi a manifestazioni di questa dimensione.
Non è da escludere che anche in Italia si possa arrivare a blocchi stradali e proteste imponenti, considerata la grave crisi che stanno vivendo settori rilevantissimi come il lattiero caseario, l’ortofrutta, lo zootecnico e l’olivicolo.

 

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