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Accordo Telecom Italia-Fastweb per la banda ultralarga

5 Maggio 20153 min read

Non più Metroweb, Telecom Italia sceglie Fastweb per implementare la banda ultralarga su tutto il territorio. Secondo le indiscrezioni riportate da più organi di stampa, l’ex azienda monopolista avrebbe siglato un accordo con Fastweb fino al 2016 per iniziare la fase di sperimentazione e sviluppare soluzioni sia in rame che in fibra che possano portare a raggiungere nei prossimi anni i 100 mega di velocità.
La questione della banda ultralarga è diventata al centro del dibattito pubblico negli ultimi mesi. Il ritardo del nostro paese in materia di cultura digitale e dunque di accesso alla rete e di connettività veloce (solo il 21% della popolazione italiana ha accesso ad una connessione Internet a banda ultralarga contro il 64% della media europea, con una velocità media, tra l’altro, inferiore a 10 Mps) ha posto il Governo spalle al muro, inducendolo ad approvare, dopo anni di attesa, un decreto legge che prevede corposi investimenti per lo sviluppo della connettività veloce.
Sono previsti circa 6 miliardi di finanziamenti ed una serie di sgravi fiscali, soprattutto per gli operatori che si assumeranno il rischio di investire nelle cosiddette “aree a fallimento sicuro”, come il Mezzogiorno e le zone montane.
L’obiettivo è rispettare le finalità poste dall’Agenda Digitale Europea, ovvero arrivare al 2020 con una connessione di 30 mega per tutta la popolazione europea e di 100 mega per il 50% degli europei.

umanitàIl decreto in questione va incontro a Telecom Italia, non obbligandola a spegnere il rame dopo anni di sviluppo di questa tecnologia. Sarà possibile, dunque, sviluppare strutture sia in rame che in fibra. Proprio su questa linea si è mossa l’azienda italiana, siglando l’accordo con Fastweb.
L’intesa prevede l’installazione di un’unica cabina che possa massimizzare costi e velocità; per maggio è prevista la prima fase di sperimentazione nei laboratori delle due aziende; da ottobre, invece, inizierà la fase di sperimentazione sul campo con l’installazione di strutture Fttc (fibra ottica fino all’armadio e rame fino a casa) in alcune città italiane.
Il no a Metroweb rappresenta una presa di posizione forte da parte di Telecom, che in questo modo dimostra al Governo di poter andare avanti per la propria strada.
L’esecutivo spingeva, infatti, per la collaborazione con la rete di fibra finanziata dai fondi F2i (Fondi italiani per le infrastrutture) e FSI (Fondo Strategico Italiano), ma il no degli azionisti alla proposta di Telecom di prendere il controllo del 100% di Metroweb nei prossimi cinque anni ha frenato la trattativa e ha dirottato l’ex monopolista verso l’intesa con Fastweb.

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