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ABC Cooperative Costi iniziali e vantaggi

6 Ottobre 20143 min read

L’impresa cooperativa è un’impresa costituita da almeno 3 soci e può avere la forma della S.r.l o della S.p.A. La cooperativa pone al centro le persone, per questo pone dei limiti alla remunerazione del capitale, garantendo così la centralità dei soci. Tra i principi fondamentali che regolano l’impresa cooperativa:

A) Democrazia: La cooperativa è un’impresa “democratica” che prevede un forte controllo da parte dei soci secondo il principio “una testa, un voto”, indipendentemente dalla propria quota sociale;

B) Mutualità: Il rapporto mutualistico si realizza tra soci e cooperativa e descrive vantaggi e obblighi reciproci. La mutualità può avere forme diverse: vantaggi, benefici o migliori condizioni. L’essenza del rapporto mutualistico è il “ristorno”, un vantaggio che viene riconosciuto ai soli soci, non indistintamente e in modo eguale ma proporzionalmente alla quantità e qualità degli scambi avuti con la cooperativa;

C) Intergenerazionalità: L’impresa cooperativa prevede l’indivisibilità del patrimonio e il reimpiego degli utili nell’impresa stessa, garantendo così lavoro stabile, sviluppo nel tempo e stabilità economica della società. Queste condizioni rendono l’impresa cooperativa un’impresa “sostenibile” e attenta alle opportunità delle generazioni future. Per la cooperativa non è previsto un valore minimo di capitale sociale, la quota sociale minima per ogni socio è di 25 euro fino ad un massimo di 500 euro a quota per una partecipazione massima di 100.000 euro. Il capitale iniziale deve comunque essere adeguato agli scopi prefissati e ad affrontare le spese iniziali per: Notaio (per la redazione dello statuto); Iscrizione al Registro delle Imprese; Iscrizione all’Albo nazionale. A queste possono aggiungersi ulteriori spese di consulenza per la redazione del regolamento e del business plan. La cooperativa deve ogni anno destinare almeno il 30% degli utili netti a riserva indivisibile volto alla patrimonializzazione dell’impresa e versare il 3% dei propri utili ad un fondo mutualistico per la promozione dell’impresa e del modello cooperativo. Le cooperative hanno alcuni vantaggi fiscali in relazione al fatto che parte degli utili della cooperativa non vengono distribuiti tra i soci, ma vengono nuovamente investiti nell’impresa, al fine di garantirne la continuità nel tempo, favorire le nuove generazioni, creare nuove opportunità di crescita e di occupazione. Lo Stato decide quindi di “premiare” il ruolo sociale dell’impresa cooperativa. Il regime fiscale per le cooperative prevede che la parte degli utili che le cooperative destinano a riserve patrimoniali indivisibili tra i soci non concorrano a formare il reddito imponibile della società a condizione che sia esclusa la possibilità di distribuire tali riserve patrimoniali tra i soci (sia durante la vita dell’impresa che al suo scioglimento). I vantaggi fiscali si applicano in misura maggiore quando la cooperativa è a mutualità prevalente, cioè opera principalmente con i propri soci. Da ricordare inoltre che la quota del 3% da destinare al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione è fiscalmente deducibile.

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